A SICAM in vetrina le eccellenze dei Distretti Italiani dell'arredamento

17 Ottobre 2023

Il comparto dell’arredo italiano ha una forte connotazione distrettuale, con 226 tra le maggiori imprese del settore che sono rappresentative ben dell’84,8% del fatturato totale. L’industria nazionale del mobile, con circa 16.000 aziende, occupa nel suo complesso oltre 125.000 addetti (il 3,4% del totale manifatturiero). Dopo il forte rimbalzo del 2021, il fatturato del settore legno-arredo in Italia ha continuato a mostrare una buona dinamica di crescita nel corso del 2022. Il maggior numero di aziende ha sede nel Nord Est, dove cioè ogni anno si tiene SICAM: trainanti per i produttori sono i mercati esteri, spinti dalle vendite soprattutto verso Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania, ma anche dalle buone performance segnate negli Emirati Arabi Uniti e in Canada.

Il successo segnato in questi mercati si deve soprattutto alla qualità dell’offerta e alla specializzazione nell’alto di gamma, riconosciuta e apprezzata a livello globale. In questo specifico segmento le imprese italiane sono riuscite ad arrivare prima di altri competitor in alcuni mercati in forte sviluppo, divenendo la punta di diamante di un segmento del mercato globale che nel 2022 ha superato i 50 miliardi di euro con previsioni di ulteriore crescita nel medio-lungo periodo. In prospettiva futura, nuove opportunità per i produttori italiani saranno date a questo proposito dalla maggiore capacità di spesa e dalla richiesta di prodotti sostenibili di alta qualità da parte dei mercati emergenti e delle generazioni più giovani: queste le ragioni che stanno alla base della scelta di SICAM di privilegiare la promozione internazionale del Salone puntando in particolare a questi target.

Secondo le rilevazioni pubblicate dal Monitor Distretti di Intesa San Paolo, l’area del Triveneto si è confermata nel 2022 come una delle più rilevanti del Paese in termini di esportazioni (il 27,5% del totale nazionale), sebbene la crescita complessiva nell’anno sia stata lievemente inferiore rispetto al dato nazionale (+14,2% sul 2021). Nel 2022 i distretti veneti hanno superato i 33,5 miliardi di euro di esportazioni, con un incremento di 4,2 miliardi di euro rispetto al 2021 in linea con la media distrettuale nazionale. I distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno invece raggiunto un valore di esportazioni pari a 3,2 miliardi di euro (+17,9% rispetto al 2021), con un incremento a prezzi correnti di 491 milioni di euro: determinante in questa dinamica il distretto del Mobile e pannelli di Pordenone, passato a una crescita nel 2022 del 24,5%.Le previsioni per questo anno 2023 sono per una riconferma del trend di crescita dell’export nazionale, con un incremento prevedibile nel 2,4% a prezzi costanti per il complesso del manifatturiero, nonostante una domanda mondiale che dà ancora segni di rallentamento. Si tratta di un risultato che, se confermato, andrebbe a riflettere i processi di rafforzamento competitivo attuati da gran parte delle imprese italiane nell’ultimo decennio, e che consentirebbe alle vendite estere di manufatti italiani di superare, per la prima volta, la soglia del 50% sul totale del fatturato.